Chi possiede un negozio e desidera apportare al suo locale dei cambiamenti strutturali significativi per migliorarne la vivibilità e l’efficienza energetica ha ancora qualche mese di tempo per usufruire dei vantaggi fiscali del Bonus Ristrutturazione.

Tale incentivo, introdotto nel 2012 e prorogato anche per il 2021, raggruppa tutte le agevolazioni riservate al settore dell’edilizia, entrate in vigore con la Legge di Bilancio e previste per determinati interventi attuabili tanto nel settore residenziale quanto in quello commerciale. Una manovra imponente, che ha contribuito notevolmente alla ripresa del settore edile nel nostro paese.

Vediamo cosa prevede esattamente il bonus, quali sono i requisiti che i locali commerciali devono possedere per ottenerlo e che tipo di interventi sono coperti.

Il Bonus Ristrutturazione 2021

Partiamo dagli incentivi: in cosa consistono esattamente le agevolazioni previste dal bonus?

Si tratta di una detrazione fiscale Irpef del 50% su determinati lavori di ristrutturazione che abitazioni e negozi sostengono entro il 31 dicembre 2021. La detrazione (che poi è una restituzione effettuata dall’Agenzia delle Entrate) prevede un massimo di 48 mila euro suddivise in dieci rate annuali.

La richiesta del bonus prevede una notevole flessibilità: può essere infatti richiesto non solo dal diretto proprietario dell’appartamento o del negozio oggetto della ristrutturazione, ma anche da chi ne ha il godimento e l’usufrutto.

Prima di passare ai dettagli riguardanti la casistica degli interventi previsti dal bonus, si ricorda a chi intende ristrutturare un negozio che per lavori di questo tipo è sempre bene rivolgersi a professionisti qualificati. Sarà necessario non solo chiedere il supporto di una squadra di esperti nel settore delle costruzioni, ma anche di consulenti specializzati nell’ambito dell’architettura e dell’interior design che siano in grado di apportare miglioramenti significativi all’immobile, in linea con le esigenze del committente.

Le agevolazioni per ristrutturare un negozio in zona sismica o all’interno di un condominio

A proposito di locali commerciali, il bonus prevede due casi particolari: gli interventi per la ristrutturazione di immobili che si trovano in zone potenzialmente a rischio sismico e gli interventi per negozi ubicati all’interno di un contesto condominiale.

Nel primo caso, per le ristrutturazioni volte a migliorare la sicurezza sismica dei locali, è possibile ottenere fino all’85% delle detrazioni fiscali, se richieste entro la data del 31 dicembre 2021. Un incentivo, questo, riservato non solo ai locali commerciali ma anche a immobili di natura residenziale e professionale.

Nel caso di negozi che si trovano all’interno dei condomini, le agevolazioni riguardano gli interventi da apportare nelle aree comuni (quali, ad esempio: cortili, portoni, muri portanti, scale, ecc.).

Le detrazioni possono raggiungere il 50% per un massimo di 96mila euro per ogni immobile e il 36% per un massimo di 48mila euro di spese rimborsabili a partire dal 1 gennaio 2020.

In questo caso, le detrazioni spettano a ogni condomino secondo la quota millesimale.

I requisiti per ottenere le agevolazioni

Se da un lato è vero che le agevolazioni per ristrutturare un negozio possono essere richieste da tutti i contribuenti, dall’altro lato è pur vero che non spettano a tutti. Per ottenere infatti il Bonus Ristrutturazioni introdotto dalla Legge di Bilancio, un negozio deve dimostrare di avere le seguenti caratteristiche: 

  • L’altezza del locale deve essere almeno di 2,5 metri
  • La superficie deve essere almeno di 12 metri quadrati
  • L’altezza del bagno e altri ambienti accessori deve toccare almeno i 2,40 metri
  • L’illuminazione naturale deve riguardare almeno il 10% della superficie calpestabile ed essere presente in modo omogeneo

Se il negozio si trova sotto i 400 metri sul livello del mare, porte e finestre devono garantire l’aerazione naturale valida almeno per il 10% della superficie. Se, invece, il negozio si trova oltre i 400 metri sul livello del mare, la percentuale scende al 8,33%. Infine, se il negozio è ubicato nel centro storico, scende al 6,66%.

Gli interventi previsti dalle agevolazioni per la ristrutturazione di un negozio

Come anticipato nei paragrafi precedenti, se un negozio si trova all’interno di un contesto condominiale può richiedere il bonus per interventi di manutenzione effettuati nelle aree comuni. In questo caso, tra le principali opere di ristrutturazione che possono ottenere la detrazione vi sono la sostituzione di ringhiere e pavimenti, la tinteggiatura e la riparazione delle finiture.

In ambito privato, la detrazione è prevista per le opere di manutenzione straordinaria, che possono riguardare numerosi ambiti, come ad esempio: il sistema fognario, l’impianto elettrico e quello idrico, la climatizzazione e il riscaldamento, i sistemi di allarme, l’installazione dell’ascensore, il cambio di destinazione d’uso, ecc. Non solo: le agevolazioni per ristrutturare un negozio possono essere chieste anche in previsione di lavori volti all’abbattimento delle barriere architettoniche a favore degli individui con ridotta capacità motoria.

Eco bonus

Per i locali commerciali che intendono compiere una ristrutturazione per migliorare l’efficienza energetica dei propri impianti e le proprie strutture è prevista un’ulteriore agevolazione: l’eco bonus. Questo corrisponde a una detrazione del 65% (ma arriva al 75% se il negozio si trova in ambito condominiale) sulle spese sostenute per effettuare interventi come la coibentazione, la sostituzione degli infissi, l’installazione di impianti solari e il rinnovamento dell’impianto di riscaldamento.

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